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Rudy Girardi succede a Paolo Buzzetti alla guida di Federcostruzioni

Rudy Girardi succede a Paolo Buzzetti alla guida di Federcostruzioni:“E’ grazie anche a Federcostruzioni se oggi c’è una diffusa consapevolezza dell’importanza delle costruzioni”

 Rudy Girardi succede a Paolo Buzzetti alla guida di Federcostruzioni

“E’ grazie anche a Federcostruzioni se oggi c’è una diffusa consapevolezza dell’importanza  delle costruzioni”

 

Dopo due mandati al vertice della Federazione che raccoglie il sistema imprenditoriale delle costruzioni, Paolo Buzzetti lascia. A guidare Federcostruzioni sarà da oggi Rudy Girardi, imprenditore edile napoletano, presidente uscente di Ance Napoli, designato dalle associazioni e federazioni aderenti.

Sono stati anni difficilissimi - ha sottolineato Buzzetti nel suo intervento di commiato - ma abbiamo la soddisfazione di aver riunito tutte le componenti del vasto mondo delle costruzioni sotto un unico tetto. Ciò ha consentito di allargare il fronte degli interessi comuni diventando il cuore degli Stati generali delle Costruzioni, che riunisce dalle imprese ai sindacati dei lavoratori. La federazione oggi assume un ruolo di riferimento per l’intero comparto, sia all’interno del sistema confindustriale che all’esterno, in quanto interlocutore riconosciuto e ascoltato dalle istituzioni a tutti i livelli.” In Federcostruzioni si riconoscono 90 tra Associazioni e Federazioni per un fatturato complessivo che nel 2013, considerando anche il valore della produzione realizzato dalle società che forniscono servizi innovativi e tecnologici connessi alle costruzioni, è arrivato alla ragguardevole cifra di oltre 440 miliardi di euro, per una forza lavoro di circa 3 milioni di addetti per più di 30 mila imprese.

Buzzetti ha poi ricordato le battaglie fatte soprattutto nell’ultimo triennio per affermare la centralità dell’edilizia rispetto alle scelte di politica economica “a favore di una visione rivolta alla crescita e allo sviluppo.” “E’ grazie anche a Federcostruzioni – ha aggiunto – se oggi c’è una diffusa consapevolezza dell’importanza  delle costruzioni per il futuro del Paese. Abbiamo svolto un ruolo determinante nello sblocco dei pagamenti alle imprese della filiera per i lavori pubblici realizzati, avviando il processo di immissione di liquidità al sistema. I provvedimenti a sostegno della riqualificazione costituiscono oggi  uno strumento imprescindibile. Ora resta da fare quel salto sul piano degli investimenti che solo può far ripartire il Paese puntando su un grande programma di manutenzione e di messa in sicurezza del territorio e rendere operativo il piano città: due imprescindibili priorità.

Ringraziando per la fiducia, il neo presidente Girardi non ha nascosto le sue preoccupazioni per l’attuale situazione in cui versa l’industria italiana delle costruzioni rispetto al mercato interno. “Condivido – ha detto – con il presidente Buzzetti che la crisi è ancora purtroppo lontana da essere superata. E’ essenziale continuare sulla strada delle riforme individuando dove sia possibile recuperare risorse per gli investimenti e per ridare vigore al mercato immobiliare. L’immissione di liquidità è condizione essenziale. Importanti sono anche le politiche di incentivazione fiscale, in particolare quelle relative alla riqualificazione e al recupero edilizio, che debbono diventare strutturali e non soggette a continue conferme che impediscono programmazione e continuità.”

Il neo presidente di Federcostruzioni si è poi soffermato soprattutto su due temi. “Il nostro settore e il Paese hanno bisogno di un mercato aperto, corretto e trasparente, nel quale l’esercizio della libera concorrenza sia possibile senza forme anomale e subdole che alterano e falsificano il confronto e la competizione. La condizione è la puntuale osservanza delle leggi che comporta una lotta senza remore alle aree di privilegio che vengono conseguite in vari modi, sostanzialmente illeciti, che creano vantaggi innaturali e non premiano la capacità competitiva. Senza un mercato libero e di correttezza concorrenziale, le imprese sane e strutturate sono spinte ai margini della competizione, mentre sono destinate ad affermarsi imprese che io definisco “disinvolte”, prive cioè di capacità tecnologiche ed organizzative e di impianto industriale. In secondo luogo Federcostruzioni può assai utilmente svolgere un’azione importante nel sostenere politiche pubbliche nei campi della ricerca e della formazione. Sono due distinte aree di azione di politica industriale, ma ambedue convergenti verso l’unico obiettivo dell’innovazione organizzativa e di sistema. E’ importante irrobustire le strutture produttive, accrescerne il livello di competitività, migliorare la qualità dei prodotti e comprimerne il costo. In questo modo le nostre imprese potranno garantirsi un più saldo radicamento sul mercato interno e al tempo stesso potranno essere più attrezzate per la ricerca di occasioni di lavoro in Europa e fuori, nei comparti delle infrastrutture e degli interventi residenziali.”

Girardi ha infine sottolineato come Federcostruzioni, per la sua ampia e qualificata composizione, disponga di enormi potenzialità e di una grande capacità di influenza sulle politiche governative necessarie per superare le difficoltà del momento. “Il complesso delle attività produttive delle costruzioni, così per le infrastrutture come anche per i comparti residenziali, è in realtà la leva più potente per sostenere e spingere il recupero dei livelli economici, degli investimenti, dei consumi delle famiglie e per la creazione di posti di lavoro.”