TEKNA CHEM SRL
Data Pubblicazione:

Pavimentazione postesa: il resoconto del cantiere più grande d’Italia!

Sono 40.000 i mq di pavimentazione in via di realizzazione presso il cantiere di Pievesestina (FC), dove la UNIECO sta realizzando un nuovo centro logistico-industriale. Il Floortek Post Tension Team, grazie alla scelta della committenza di realizzare una pavimentazione innovativa e non tradizionale in calcestruzzo, si sta occupando della progettazione e della messa in opera di 30.000 mq di pavimentazione postesa.

Sono 40.000 i mq di pavimentazione in via di realizzazione presso il cantiere di Pievesestina (FC), dove la UNIECO sta realizzando un nuovo centro logistico-industriale. Il Floortek Post Tension Team, grazie alla scelta della committenza di realizzare una pavimentazione innovativa e non tradizionale in calcestruzzo, si sta occupando della progettazione e della messa in opera di 30.000 mq di pavimentazione postesa.



Nella realizzazione di una pavimentazione postesa nulla è lasciato al caso: sia le fasi di progettazione, che quelle di messa in opera sono attentamente monitorate.
Cuore del progetto non è solo il calcolo strutturale della piastra postesa, ma anche lo studio del calcestruzzo. La corretta formulazione del calcestruzzo, insieme ad una profonda conoscenza dei materiali impiegati, giocano un ruolo fondamentale per la comprensione e la perfetta realizzazione della piastra postesa.
Aeternum Cal infatti è un sistema interamente progettato; un codice esecutivo e una ricetta su misura che permettono di controllare sotto ogni profilo la preparazione e il getto del calcestruzzo.
In questo modo, si ottiene un calcestruzzo altamente performante, con ridottissimi rapporti a/c, con ottime caratteristiche di lavorabilità, omogeneità e fluidità e una conseguente durabilità ad ogni classe di esposizione.
Ogni fase di lavoro segue un preciso ordine: innanzitutto vengono effettuate dall’Istituto Italiano del Calcestruzzo le prove di piastra sull’area di progetto, per determinare le caratteristiche meccaniche del terreno, a cui seguono ulteriori verifiche preliminari per determinare tutte le variabili che entrano in gioco durante la progettazione.
Queste operazioni comprendono anche il sopralluogo alla centrale di betonaggio che fornisce il calcestruzzo, per la qualifica dell’impianto.
I getti per la realizzazione della pavimentazione vengono infatti programmati, oltre che in base alle caratteristiche dimensionali dell’edificio, anche dalla disponibilità della centrale di betonaggio.
La collaborazione con l’IIC prosegue anche durante tutta la lavorazione: un tecnico è sempre presente alla centrale di betonaggio per assistere al caricamento del calcestruzzo, fare i prelievi necessari prima di autorizzarne lo scarico in cantiere. Questi controlli garantiscono di ottenere le prestazioni dal calcestruzzo volute, anche in previsione della tesatura dei cavi. La prima tesatura, quella per la messa in sicurezza del pavimento, avviene dopo 24 ore, quando il calcestruzzo ha raggiunto un livello di maturazione sufficiente; la tesatura finale invece viene calibrata in funzione della resistenza a compressione del calcestruzzo rilevata dalla rottura dei cubetti entro le 72 ore.
Non è passato inosservato l’estremo scrupolo organizzativo del cantiere, che va oltre la qualità del prodotto, ma considera fortemente la sicurezza in ogni suo aspetto; non ultimo le ore lavorative che non vanno oltre le dieci ore giornaliere, risultato di un progetto che non ha tralasciato il lato dell’impegno umano della manodopera, troppo spesso e pesantemente dimenticato da chi opera nel settore pavimenti industriali.
Per Silvio Cocco, presidente dell’IIC, il progetto Floortek è già avanzato. Il pavimento posteso è diventato fondazione antisismica in un ampliamento presso le industrie Berloni di S. Agata Feltria, con enormi vantaggi economici e riduzione dei tempi di produzione.

Per vedere l’intervista completa al Presidente dell'Istituto Italiano del Calcestruzzo Silvio Cocco, al Responsabile della Sicurezza di UNIECO, al Direttore del Cantiere e al responsabile di Colabeton, clicca sull’immagine