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Concrete: calcestruzzi innovativi e architettura delle casseforme

Interessante focus sul legame fra architettura in calcestruzzo e tipologia delle casseforme, con esempi di realizzazioni con l'utilizzo di casseforme in legno, metallo e plastica.

Nuovi calcestruzzi e nuove casseforme

Ogni architettura, che sia essa residenziale, commerciale, industriale o polifunzionale, è un caso unico e come tale è riconosciuta sia nel suo percorso progettuale sia nella fase realizzativa. Negli ultimi decenni le sperimentazioni progettuali e soprattutto tecnologiche hanno compiuto passi da gigante raggiungendo traguardi eccezionali e impensabili. La tecnologia dell’architettura ha saputo evolversi e vincere qualsiasi tipo di sfida progettuale. In particolare, l’evoluzione delle tecnologie dei materiali non ha conosciuto momento di pausa o di transizione. Lo sviluppo delle proprietà e delle caratteristiche dei materiali ha stravolto il concetto di architettura e di realizzazione, permettendo di accompagnare nella fase costruttiva qualsiasi tipo d’idea, sfidando fisica e gravità.


Art Warehouse, uno studio artistico privato, Beozia, Grecia, A31 Architects, 2009 – Vista degli spazi interni dello studio d’arte, la particolare tessitura del calcestruzzo è ottenuta attraverso i casseri di getto

Uno dei materiali che ha accompagnato l’evoluzione dell’architettura in tutte le sue fasi è il calcestruzzo. Con il progredire del tempo e delle tecnologie, il calcestruzzo ha migliorato ed incrementato non solo le sue proprietà di resistenza meccanica, ma ha saputo trasformarsi in materiale espressivo e scultoreo, capace di realizzare attraverso le sue caratteristiche opere tanto uniche quanto affascinanti. I calcestruzzi ordinari possono oggi raggiungere ottimi valori di resistenza a compressione ed elasticità, senza considerare i calcestruzzi fibro-rinforzati e di nuova generazione che hanno letteralmente stravolto il mercato costruttivo e architettonico. I progressi tecnologici non sono solo mirati alla resistenza meccanica, ma anche al miglioramento di durabilità, elasticità, fluidità, facilità di colaggio, plasmabilità e sostenibilità che hanno permesso di realizzare limiti strutturali impensabili prima, geometrie e forme tanto particolari quanto uniche. L’utilizzo di software e di metodi di calcolo ha reso più approfondite e affidabili le analisi strutturali, che riescono a rappresentare il comportamento di strutture complesse considerando gli effetti secondari, i fenomeni dovuti al ritiro, agli stress termici e alle sollecitazioni di tipo sismico. Il calcestruzzo oggi è in grado di realizzare le più fantasiose e singolari forme, superfici piegate, curvilinee, contrapposte ed incrociate tra loro, suoli e coperture artificiali in un'unica soluzione di continuità.

Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma, Italia, Zaha Hadid Architects, 2010 – Fase di lavorazione in cantiere, particolare del montaggio delle casseforme

L’evoluzione dell’architettura ha portato allo sviluppo di calcestruzzi con caratteristiche sempre più performanti e di nuova generazione (Ultra High Performance Concrete) in grado di raggiungere elevatissime resistenze meccaniche, compattezza, omogeneità, flessibilità, sostenibilità e durabilità. Inoltre, il ricorso a nanotecnologie per l’incremento della resistenza meccanica, l’uso di super fluidificanti e autolivellanti per realizzare getti particolarmente complessi, di fibre ottiche di vetro per strutture portanti semitrasparenti alla luce (Light Transmission Concrete) di agenti aeranti per calcestruzzi termicamente isolanti, di additivi chimici quali il biossido di titanio per realizzare superfici dalle proprietà fotocatalitiche in grado di abbattere gli inquinanti atmosferici, sono solo alcuni dei risultati fino ad oggi raggiunti dalla ricerca ed ampiamente utilizzati nel settore delle costruzioni.
L’innovazione che ha consentito di raggiungere calcestruzzi così speciali e specializzati, non può che riflettersi anche sulle componenti che caratterizzano questo materiale: dalle barre in acciaio per le armature, alle casseforme per il getto in opera del calcestruzzo. Se da una parte si sono affiniate le arti delle casseforme lignee realizzate in cantiere, dove forma ed estetica dipendo molto spesso dalle abilità dei falegnami e dei carpentieri che progettano e modellano i casseri, dall’altro si assiste all’ingegnerizzazione di casseri studiati e composti da elementi prefabbricati facilmente assemblabili ed in grado di disegnare strutture in calcestruzzo ed architetture di forme straordinarie. L’architettura è anche la capacità di progettare la realizzazione dell’edificio così come si è immaginato, di plasmare un materiale come il calcestruzzo conferendogli non solo qualità meccaniche ma anche plastiche ed estetiche.
Passando dal legno al metallo, senza tuttavia tralasciare elementi di tipo plastico e tessile, le casseforme per i getti di calcestruzzo si sono evolute diventando vere e proprie architetture.

Hanil Visitors Center & Guest House, Chungbuk, Corea, BCHO Architects, 2009 – Particolare delle casseforme composte da telaio in legno, supporto in plastica e tessuto utilizzate per il getto del calcestruzzo

Sia per casseri di tipo rampante che di tipo più tradizionale, i pannelli che li compongono, per il contenimento del getto di calcestruzzo e l’intelaiatura ti supporto, sono preventivamente realizzati in officina al fine di minimizzare gli sfridi e di ottimizzare la loro produzione. Realizzati con pannelli di legno del tipo multistrato a fibre incrociate o attraverso pannelli metallici posti su intelaiatura metallica o metallo-lignea, i casseri sono normalmente dotati, nella zona di interfaccia con il calcestruzzo, di un materassino sintetico a basso spessore che ha il compito di uniformare la superficie del getto, calibrare le giunzioni e agevolare le operazioni di rimozione dei casseri a getto indurito. Nella maggior parte dei casi, la superficie del cassero è trattata con olii particolari che riducono l’adesione chimica del conglomerato cementizio alla superficie del cassero e agevolando così le operazioni di scasseratura soprattutto quando vengono realizzati sul cassero basso-rilievi artistici a particolari forme geometriche. Infatti, l’evoluzione dei casseri ha portato alla realizzazione di particolari decorazioni superficiali cambiando totalmente l’idea del calcestruzzo faccia a vista. Il risultato è che la superficie del calcestruzzo può essere lavorata architettonicamente ed artisticamente attraverso la progettazione e il disegno delle casseforme.
Prima della posa in opera delle armature e del getto del calcestruzzo, all’interno dei casseri vengono posizionate con tecnica di incollaggio o fissaggio meccanico le matrici che conferiranno gli effetti desiderati sulla superficie del materiale. Le texture, facilmente recuperabili e riutilizzabili, possono essere costituite da teli plastici o in gomma, tessuti metallici, elementi lignei, plastici, in polistirene o metallo che, dopo essere state adeguatamente fissate ai casseri, disegnano la superficie del getto di calcestruzzo imprimendone forme ed effetti di finitura voluti.
L’arte è nel dettaglio, ed è compito dell’architetto e del team di lavoro la progettazione della fase realizzativa dell’organismo architettonico.

All'interno dell'articolo completo:
Il calcestruzzo e le casseforme di legno
Il calcestruzzo e le casseforme di metallo
Il calcestruzzo e le casseforme di plastica
 

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