Calcestruzzo Armato
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La rete elettrosaldata nei pavimenti in calcestruzzo

Ruolo e giusta collocazione della rete elettrosaldata nelle pavimenti di calcestruzzo: metodi di calcolo e normativa.

Qual è il suo ruolo e la giusta collocazione

Queste poche righe sul ruolo della rete elettrosaldata nelle piastre di calcestruzzo le ho rispolverate dal mio primo libro sui pavimenti industriali in calcestruzzo edito dalla ITEC nel 1984.

Il motivo deriva da un recente scambio di opinioni sull’argomento e che ora desidero sottoporre alla qualificata rete di lettori di questa interessante rivista, soprattutto per raccogliere pensieri e opinioni differenti tanto per aprire uno spiraglio di luce sulla questione e finalmente mettere tutti in pace e sintonia sull’argomento.

Il pavimento e l'armatura

Il pavimento viene dimensionato come struttura non armata poiché si ammette che la sezione in calcestruzzo si opponga ai carichi senza presentare stato fessurativo. Infatti, è cosa assai nota che dapprima si manifesta la fessura nel calcestruzzo e solo allora l’armatura inizia a lavorare dando il proprio contributo.

Atteso che la fessurazione nel pavimento in calcestruzzo per l’industria rappresenta una situazione destinata (a seconda della propria larghezza) a degradarsi e quindi destinata a sottostare ad manutenzione straordinaria e forse continua.
Ecco allora la necessità di dimensionare il pavimento in considerazione dei parametri che riguardano: tipo di supporto, spessore, armatura (tipo, dimensioni e posizionamento), calcestruzzo (resistenza meccanica, consistenza, diametro massimo aggregati), in modo tale che possa resistere alle sollecitazioni d’esercizio e coattive.

Mi consenta il lettore di soffermarmi un attimo a memento, su una affermazione reperibile e documentabile di H.Perkins (docente all’università di Oxford) nel suo trattato “Heavily-loaded floors for commercial and industrial use” in cui conferma che: “Il punto fondamentale della progettazione, delle raccomandazioni e dell’esecuzione di una piastra armata poggiante su suolo, è che l’armatura è presente per controllare lo stato fessurativo, non certo per prevenirne la formazione”.

Ritornando all’argomento preme far notare che il comportamento del pavimento è “assai” diverso a seconda del supporto su cui appoggia, per le diverse sollecitazioni flessionali imposte dai carichi.
Al giorno d’oggi (2014) abbiamo piastre di calcestruzzo appoggiate direttamente su terreno, su solette prefabbricate, su materassino coibente, su iglu e su vecchio calcestruzzo. Ciascuno di questi supporti sollecita il pavimento caricato, in modo differente.

Ecco allora che i metodi per armare una piastra in calcestruzzo con la rete elettrosaldata sono:

  • Con Armatura statica (dipende dalla rigidità del supporto);
  • Con Armatura per impedire alle fessure di allargarsi.

Armatura statica

Per armatura statica s’intende l’armatura posizionata verso il “fondo del pavimento” al fine di ottenere le condizioni di equilibrio che altrimenti verrebbero meno per la mutua interazione del pavimento con un supporto non portante, cedevole.

La funzione dell'armatura statica, non è quella di aumentare la capacità portante del pavimento, ma quella di conferire rigidità al pavimento mal supportato da un supporto incerto, non omogeneo, instabile o cedevole per cui si potrebbe presumere a priori che la piastra, allorché caricata, possa subire tensioni da flesso trazione. (tensioni da flesso trazione mal sopportate dagli elementi calcestruzzo).

Cosa si intende per fondo del pavimento

Il posizionamento dell’armatura statica all’interno dello spessore del pavimento deve consentire un buon “braccio di leva”, poiché il momento (M) è il prodotto dell’intensità della forza per la sua distanza dal punto. E forza e braccio sono inversamente proporzionali. Più lungo è il braccio meno intensa sarà la forza da applicare per avere lo stesso momento. Il che tradotto per il pavimento viene inteso che più distante sarà la rete dall’estradosso, minori saranno le ripercussioni del carico sul supporto sottostante. Nei calcoli il braccio di leva viene rappresentato con la lettera “ z ”.

Inoltre, bisogna comprendere che una armatura posta “sul fondo o in basso” di un pavimento non necessita di un copriferro esagerato poiché sarà comunque ben protetta dall’ossidazione ed anche nel remoto caso ciò avvenisse, non avrebbe significato alcuno perché l’aumento di volume non riuscirebbe ad intaccare il calcestruzzo soprastante che lo avvolge. Quindi, le datate e generiche indicazioni di porre l’armatura al 1/3 inferiore non sono valide (eh quando mai!).

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