Sostenibilità
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Cemento, oltre 4 miliardi di investimenti per la sostenibilità, possiamo permetterceli ?

Pandemia e lotta al cambiamento climatico stanno portando a un incremento dei prezzi epocale, fino ad oggi non scaricato sul cittadino. Le conseguenze ? possono essere terribili. Occorre agire.

"4,2 mld investimenti settore, con un incremento dei costi operativi annui di 1 ,4 miliardi. Su decarbonizzazione iniziative riguardano processo e prodotto."

Lo ha dichiarato Roberto Callieri, presidente di Federbeton, nel corso dell'evento "Futuro circolare: da scarti a rigenerazione i nuovi modelli di sviluppo", organizzato da ANSA in collaborazione con Federbeton, Maire Tecnimont e Gruppo Saviola.

 

Roberto Callieri Federbeton

 

E l'ingegnere ha aggiunto "il nostro settore è ben conscio delle sfide che ci attendono. Dobbiamo attivarci immediatamente, lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo. Non siamo privi di iniziative. Per quanto riguarda la decarbonizzazione del settore le iniziative riguardano processo e prodotto. Nel primo caso l'utilizzo di combustibili alternativi è la prima opzione che abbiamo davanti anche se ci sono difficoltà in termini burocratici e culturali."

 

Sostenibilità ed aumento dei costi: un problema complesso da affrontare

Queste dichiarazioni del Presidente della Federazione che rappresenta la filiera del cemento e del calcestruzzo evidenziano come l'aumento dei prezzi di questi prodotti che stiamo vivendo ora non sia congiunturale ma strutturale, e non si fermerà nel 2021.

L'Ocse ha rialzato le stime del Pil per il 2021 (da +5,9 a +6,3%) e per il 2022 (da +4,1 a + 4,6%), ma all'interno di questi aumenti occorre considerare che una quota importante riguarda l'inflazione. Inflazione che riguarda soprattutto le materie prime e ancora non si è "scaricata" sui prezzi all'utente finale: l'indice Pmi del settore manifatturiero ha segnato il 17simo mese consecutivo in crescita (+ 2,8% in un mese tra ottobre e novembre) ma i prezzi al consumo al momento registrano un +3,8% annuo a novembre spinto dai rincari di gas e petrolio.

Nel primo semestre 2021 i materiali per l'edilizia hanno registrato incrementi rilevanti, basti pensare al +76% per i nastri in acciaio o al +33% per i fili di rame.

Chi sta sopportanto quindi questi aumenti, dovuti al caro energia, all'acquisto delle quote di CO2, al caro materie prime provenienti dall'asia, al caro trasporti ... ?

Di fatto le aziende fornitrici e le imprese di costruzione, con una situazione sempre più critica, se non drammatica, che se non risolta potrebbe portare a nuove chiusure e al blocco dei cantieri. E in tale contesto i milioni messi a disposizione dal MIMS sono purtroppo insufficienti.

 

presidente di ANCE, l'ing. Gabriele Buia

 

L'ha evidenziato anche il presidente di ANCE, l'ing. Gabriele Buia: «Viviamo un emergenza quotidiana: le offerte dei materiali per i cantieri hanno una durata ridotta a poche settimane e così non è possibile programmare le attività a fronte degli impegni contrattuali». 

GLi effetti sono già visibili. E' notizia di questi giorni che l'unico produttore di zinco e piombo italiano (Portovesme) posseduto da Glencore sospende la produzione a causa dell'incremento dei prezzi dell'elettricità a seguito dell'esplosione dei prezzi del gas in Europa.

Sul tema dell'energia pulita gli Stati Uniti investono sul nucleare. In Europa puntiamo a sostituire il carbone con il gas, avendo poi nelle strategie 2030 di ridurre il gas per altre fonti energetiche più pulite.

 

La Sostenibilità e un problema complesso

Ovviamente questa complessità richiede strategie complesse.

Fa ridere che il politico nostrano possa pensare di affrontarlo semplicemente mettendo a disposizione dei fondi per contrastare il caro bollette per il cittadino. E la soluzione di tassare i prodotti provenienti da paesi non virtuosi con una carbon tax mediante il meccanismo del CBAM, carbon border adjustment mechanism, (leggi "Verso un limite alle importazioni di acciaio e di cemento" ha la conseguenza di aumentare ulteriormente i costi delle materie prime e quindi l'inflazione. 

Cosa fare quindi ? ovviamente difficile fare proposte concrete, se non sottolinerare due considerazioni. La prima è che di fronte a una battaglia ineludibile come quella contro il cambiamento climatico non si possa partire da posizione preconcettuali (nucleare no, OGM no, termovalorizzatori no, CSS no, ...) e dall'altro occorra ricordare la frase di Giovannino Guareschi:

"Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l’asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile del limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza"

 

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