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Asfalti sostenibili e duraturi grazie all'uso di tecnopolimeri da riciclo

Mapei e Iren hanno siglato un accordo di economia circolare che prevede l'uso di una tecnologia innovativa per realizzare asfalti stradali sostenibili e più duraturi. Intervista a

Mapei e Iren hanno siglato un accordo di economia circolare che prevede l'uso di una tecnologia innovativa per realizzare asfalti stradali sostenibili e più duraturi.

Abbiamo intervistato Gilberto Del Zoppo, Road Engineering Manager Mapei, per saperne di più.

 


Riutilizzo di polimeri riciclati per realizzare pavimentazioni stradali sostenibili

1. L’accordo siglato consentirà a un settore strategico come quello delle infrastrutture di poter migliorare le sue performance ambientali grazie al RIUTILIZZO DI POLIMERI RICICLATI. Possiamo avere maggiori informazioni su questi prodotti da riciclo? Da che settori provengono, di che numeri stiamo parlando come possibilità produttiva? Quali costi rispetto a prodotti analoghi tradizionali?

 

Gilberto Del Zoppo: L’accordo prevede l’utilizzo di polimeri termoplastici, provenienti da innovativi processi di riciclo degli imballaggi in plastica da raccolta differenziata, oggetto anche di protezione brevettuale, utilizzati per la realizzazione di pavimentazioni più durature e sostenibili.

Il team di R&D ha sviluppato una serie di additivi polimerici ed un processo industriale capace di produrre oltre 100.000 ton/anno di prodotti finiti per il settore stradale.

Rispetto ad analoghi prodotti tradizionali la tecnologia è in grado di permettere ottimizzazioni e risparmi che vanno dal 20% al 40%.

Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare ed ha come obiettivo l’implementazione di una tecnologia che permette di ottenere un significativo aumento della vita utile delle pavimentazioni stradali. Mapei propone questa nuova tecnologia sostenibile per la produzione di conglomerati bituminosi destinati alla realizzazione delle pavimentazioni stradali, utilizzando tecnopolimeri sviluppati congiuntamente da Mapei e Iren.

 

Ricerche e test sulla nuova tecnologia sostenibile sviluppata da Mapei in partnership con Iren

 2. La ricerca e i test sono stati condotti tutti 'inhouse' o in collaboorazione con soggetti esterni? Quanto è durata?

 

Gilberto Del Zoppo: La partnership, ufficializzata recentemente, in realtà è consolidata da molto tempo. L’utilizzo dei polimeri di IREN per la modifica del bitume da parte Gruppo Mapei è iniziato una decina di anni fa, e lo sviluppo del primo additivo, finalizzato all’utilizzo nei conglomerati, è datato 2017.

I test congiunti realizzati da Mapei e Iren, anche con il supporto del Laboratorio Stradale del Politecnico di Milano, hanno consentito di individuare le formulazioni che, grazie all’utilizzo di questi additivi, portano alla realizzazione di asfalti più sostenibili e duraturi.

Additivi polimerici per asfalti sostenibili

 

Uso di additivi polimerici per asfalti sostenibili: i principali vantaggi

3. Quali sono i vantaggi in termini prestazionali che vi attendete con l’applicazione di queste tecnologie? Vi sono degli specifici campi di applicazione o si possono applicare a qualsiasi tipo di opera?

 

Gilberto Del Zoppo: I conglomerati bituminosi (asfalti) additivati con polimeri realizzano pavimentazioni più performanti, sicure, sostenibili e più vantaggiose anche economicamente.

Questi tecnopolimeri conferiscono alle pavimentazioni, a parità di spessore, un aumento della vita utile con conseguente riduzione dei costi di manutenzione e una resistenza alla deformazione permanente dovuta al carico d’esercizio. Migliorano le resistenze alle escursioni termiche ed ai raggi UVA, determinando meno degradi superficiali e riducendo così i rischi di percorrenza.

Una pavimentazione più “resistente” presenta meno fessure, meno buche e meno ormaie, risultando quindi meno pericolosa, in particolare, per cicli e motocicli.

A parità di spessore, una pavimentazione additivata ha un incremento della vita utile anche superiore al 50% (in ragione delle condizioni di utilizzo), rispetto a una pavimentazione tradizionale. La maggior durata della pavimentazione abbatte il consumo di risorse e delle emissioni per la manutenzione, rendendola quindi più sostenibile.  

Applicazioni ideali per questo tipo di pavimentazione sono strade, autostrade, aree industriali, centri logistici e commerciali e aeroporti.

 

4. Per MAPEI si tratta di una new entry nel settore stradale o già vi opera, e con quali tecnologie e sistemi?

 

Gilberto Del Zoppo: La linea Rooad Engineering, specializzata in tecnologie e soluzioni per conglomerati bituminosi esiste da un paio d’anni e va a completare quella che in Mapei era una già ampia e strutturata gamma di soluzioni per l’edilizia e le infrastrutture. Grazie al know how del gruppo, che abbraccia tutti i settori della chimica di base. Creiamo prodotti e soluzioni per tutto quello che è il mondo dei conglomerati bituminosi, utilizzati in grandi opere come aeroporti e autostrade, ma anche per semplici piazzali, centri storici, strade comunali o provinciali.

Le nostre proposte  spaziano dalla produzione di sistemi rapidi per il ripristino di buche presenti sulla superficie stradale, alla possibilità di realizzare piste ciclabili impiegando fino al 100% di materiali di recupero di varia natura legati con speciali leganti idraulici e lattici polimerici, fino alla formulazione di prodotti per le pavimentazioni semi-flessibili ideali per aree sottoposte a consistenti volumi di traffico pesante (corsie preferenziali) o sottoposte ad elevati carichi statici (aree di stoccaggio container, parcheggi mezzi pubblici e/o mezzi d'opera.

 

Asfalti a basso impatto ambientale: la ricerca e l'innovazione Mapei

5. Questa soluzione, come abbiamo detto, va nella direzione dell’economia circolare. Ci sono altri progetti importanti in Mapei con questa filosofia di approccio?

 

Gilberto Del Zoppo: Attraverso la ricerca e l’innovazione Mapei vuole contribuire a un’edilizia sempre più attenta all’ambiente e alla salute degli utilizzatori. Oggi le nostre tecnologie più avanzate sono gli ACF termostabili ad alte percentuali di materie prime rinnovabili, come gli ACF-L3 e L5 che permettono di recuperare elevate quantità di RAP (Reclaimed Asphalt Pavement) nei conglomerati, o gli additivi stabilizzanti per emulsioni bituminose, che ne evitano la separazione durante lo stoccaggio.

Proprio grazie a un progetto che permette di realizzare asfalti a basso impatto ambientale grazie al riutilizzo di materiale di scarto, Mapei ha recentemente ricevuto il Premio Best Performer dell’Economia Circolare promosso da Confindustria.

Con gli additivi MAPEI ACF-L1, ACF-L2 e ACF-L3 una notevole quantità di fresato stradale, un rifiuto speciale non pericoloso che altrimenti andrebbe depositato in discarica, viene infatti reimpiegata nella filiera per il confezionamento di nuovi conglomerati bituminosi con una resa equivalente a circa la metà dello strato originale, percentuale che può anche crescere in ragione del tipo di impianto disponibile per il trattamento del fresato.

L’utilizzo di minore materia prima vergine, la ridotta quantità di scarti di fresato da smaltire e la minor quantità di energia richiesta per il riscaldamento dell’impasto rendono, infatti, questa soluzione più attenta all’ambiente rispetto alle normali pavimentazioni bituminose.

Dal calcolo del ciclo di vita del sistema è emerso che da 1 km di asfalto, con un recupero del 40% del materiale, si ottiene un risparmio ambientale, in termini di CO2, pari a non effettuare 2799 viaggi tra Milano e Roma.

 

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