Rinforzi Strutturali | Legno | MAPEI - Area Strutture
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Un esempio di rinforzo strutturale di un solaio in legno con cappa collaborante in basso spessore

Grazie a PLANITOP HPC FLOOR T di Mapei è possibile realizzare una cappa collaborante in basso spessore che permette di incrementare la capacità portante e la rigidezza del piano del solaio. Scopri di più

La riqualificazione di questo appartamento a Milano ha visto il rinforzo strutturale del solaio in legno, oltre al rifacimento dei supporti, l’insonorizzazione dei piani di calpestio e la posa del parquet nei diversi ambienti. Il rinforzo del solaio è stato realizzato con una malta cementizia fibrorinforzata appositamente studiata per questo tipo di intervento.

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Rinforzo in basso spessore di un solaio con PLANITOP HPC FLOOR T di Mapei

Per il rinforzo del solaio in legno è stata realizzata una cappa collaborante in basso spessore che ha permesso di incrementare la capacità portante e la rigidezza del piano del solaio. Il sistema consigliato dall’Assistenza Tecnica Mapei è risultato particolarmente adatto proprio per l’incremento limitato del peso della struttura, grazie al suo basso spessore, e per aver evitato l'utilizzo di reti metalliche.

Cosa è PLANITOP HPC FLOOR T?

Malta cementizia semifluida ad elevatissime prestazioni meccaniche, fibrorinforzata, da impiegarsi per il rinforzo estradossale di solai.

È utilizzata per il ripristino e il rinforzo di strutture orizzontali dove particolari spessori o conformazioni impongono l’impiego di malte colabili ad elevate prestazioni. Particolarmente indicata per il rinforzo di solai con pendenza data da stati deformabili.

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Il rinforzo è consistito quindi nella realizzazione all'estradosso del solaio di una cappa collaborante con PLANITOP HPC FLOOR T, malta cementizia semifluida a ritiro compensato, fibrorinforzata e ad elevata duttilità.

Questo prodotto appartiene alla famiglia dei compositi cementizi fibrorinforzati HPFRCC (High Performance Fiber Reinforced Cement Composites).

Il micro-calcestruzzo HPFRCC unisce un’elevata resistenza meccanica a compressione e flessione a ottimi valori di duttilità e di trazione, assicurati dalla presenza delle fibre di acciaio.

Grazie alla sua consistenza semifluida, PLANITOP HPC FLOOR T mantiene le pendenze esistenti sui solai deformati.

Rinforzo strutturale di un solaio con PLANITOP HPC FLOOR T:
le fasi di intervento

Il supporto, di superficie 70 m2 circa, è stato inizialmente preparato rimuovendo gli strati presenti sul solaio in legno fino a raggiungere l’assito.

Dopo la pulizia, sulla superficie è stato steso un telo in polietilene di uno spessore adeguato, effettuando i sormonti necessari per evitare eventuali colature.

Si è poi proceduto con la posa dei connettori a taglio posizionando le barre elicoidali in acciaio inox AISI 316 ad altissima resistenza MAPEI STEEL DRY 316.

Le barre sono state inserite a secco all’interno di pre-fori per una profondità pari a metà dell’altezza del travetto; la parte emergente è stata piegata a 90° e le barre sono state poi inglobate nel getto della cappa.

Barre in acciaio di connessione sono state inserite nelle travi di bordo e poi sigillate utilizzando MAPEFIX VE SF 300, un adesivo specificatamente formulato per il fissaggio di barre metalliche filettate o ad aderenza migliorata, con trasmissione di carichi strutturali su supporti pieni e forati come calcestruzzo, pietra, legno, laterizio, muratura mista, anche in presenza di rischio sismico.

Una volta preparato il solaio è stato effettuato il getto integrativo estradossale di PLANITOP HPC FLOOR T in uno spessore di 2,5 cm.

Le caratteristiche del prodotto hanno permesso al getto di seguire le eventuali pendenze del solaio evitando la formazione di spessori eccessivi in corrispondenza delle zone maggiormente deformate.

PLANITOP HPC FLOOR T è stato mescolato con l’additivo stagionante antiritiro MAPECURE SRA per ridurre il ritiro plastico e quello idraulico, contenere l’evaporazione rapida dell’acqua dalla malta e favorire lo sviluppo delle reazioni di idratazione.

È stato poi realizzato un nuovo massetto utilizzando la malta premiscelata a presa normale e ad asciugamento rapido (circa 4 giorni) TOPCEM PRONTO. Per ottenere una planarità perfetta, i supporti sono stati trattati con l’appretto promotore di adesione PRIMER G e in seguito rasati con la lisciatura autolivellante a indurimento ultrarapido ULTRAPLAN.

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Il committente ha chiesto un intervento di isolamento acustico a calpestio

Prima della posa del parquet, è stato applicato il sistema MAPESONIC CR composto da un materassino fonoisolante in gomma e sughero in teli applicato con ULTRABOND ECO V4 SP, adesivo a bassa emissione di sostanze organiche volatili (VOC).

Lo spessore particolarmente basso (2 o 4 mm) rende il sistema ideale per i lavori di recupero edilizio.

Prima di procedere con la posa del telo, lungo il perimetro è stato applicato il nastro adesivo MAPESONIC STRIP, facendo attenzione a posizionarlo in corrispondenza di tutti gli angoli della parete.

Dopo 24 ore è stato possibile posare il parquet a listelli con ULTRABOND ECO S955 1K, adesivo monocomponente a base di polimeri sililati, esente da acqua, solventi e a bassissima emissione di sostanze organiche volatili.

>>> Per maggiori informazioni rivolgiti all'Assistenza Tecnica Mapei


ndr. Questo articolo è apparso su Realtà Mapei n.159 >>> SFOGLIA LA RIVISTA

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