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COVID-19 e Ingegneri: Zambrano chiede a Conte provvedimenti straordinari per la libera professione

Ecco le richieste fatte al governo per sostenere i Liberi Professionisti in questo momento di emergenza generale

Il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha scritto a Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri. Numerose le richieste fatte al governo per intervenire a salvaguardia di una intera categoria, quella dei liberi professionisti. Ecco il testo della lettera di Zambrano a Conte.

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La lettera di Armando Zambrano a Giuseppe Conte

Ill.mo Sig. Presidente, 

la fase che stiamo attraversando è del tutto inedita, sta mettendo a dura prova le Istituzioni, il sistema produttivo, i lavoratori ed i cittadini tutti; accogliamo con favore le misure rigorose che il Governo ha deciso di assumere al fine di rallentare la diffusione del contagio del virus Covid-19, e - per quanto nelle nostre possibilità e competenze - stiamo contribuendo a dame la massima diffusione ed a promuovere attraverso il sistema degli Ordini provinciali le migliori pratiche per ridurre sensibilmente i contatti tra persone. 

Stiamo al contempo raccogliendo tutte la preoccupazione dei nostri iscritti che, come noto, in quanto lavoratori autonomi, rappresentano la parte più fragile dell'intero sistema economico italiano; per noi ingegneri, come per tutti i professionisti, l'interruzione delle attività rappresenta una momento di crisi certa ed impatta in maniera diretta e pesante sulla reale possibilità di far fronte agli obblighi previsti dalla legge con potenziali ricadute sulla vastissima platea di collaboratori impiegata presso i nostri studi. 

Si rendono quindi indispensabili misure, di natura speciale, a sostegno dei liberi professionisti integrative dei provvedimenti che il Governo sta predisponendo a supporto delle imprese; le misure, che devono certamente riguardare gli ambiti fiscale, finanziario e del lavoro, dovranno inoltre essere indirizzate ad un urgente e sostanziale snellimento delle procedure burocratiche ad alla necessaria revisione delle scadenze e degli obblighi. 

A fronte di un Paese la cui operatività è stata giustamente ridotta da provvedimenti mirati al contenimento del contagio, gli ingegneri si trovano a dovere continuare a gestire adempimenti, scadenze e richieste da parte di Enti e Uffici.

Serve per questo un periodo di moratoria generalizzata che consenta ai professionisti di gestire e superare l'emergenza economica oltre che quella sanitaria.

Ci permettiamo di elencare di seguito alcune delle proposte che suggeriamo caldamente di considerare tra quelle da introdurre nei provvedimenti in preparazione: 

  1. è molto urgente, a nostro avviso, un intervento del Governo in materia di Cassa Integrazione in Deroga, che consenta ai professionisti titolari di studi, alle Società tra Professionisti ed alle Società di Ingegneria che, per limiti dimensionali, non possono accedere agli strumenti di sostegno al reddito già individuati dal Decreto Legislativo n. 148/2015, di poter accedere ad interventi oggi indispensabili per il prosieguo delle loro attività, attualmente a rischio di chiusura. Per i datori di lavoro di piccole dimensioni non aventi diritto, per legge vigente, agli ammortizzatori sociali, occorre prevedere la cassa integrazione in deroga con percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale.
  2. Manca una norma di raccordo, che estenda ai professionisti, ed alle società come sopra, residenti o aventi sede legale o operativa sul territorio nazionale, la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari, di quelli derivanti da cartelle di pagamento e avvisi di addebito presso gli agenti della riscossione, delle rate da rottamazione ter e saldo e stralcio. Ma anche degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, dell'iscrizione annuale alla CCIAA e delle relative sanzioni. Per tali motivi è indispensabile in questo ambito un intervento normativo che crei condizioni omogenee per tutti i contribuenti del Paese.

E più in particolare si promuovano:

  • Sospensione versamenti scadenti fra il 21.02.2020 fino al 30.06.2020, salvo proroghe, derivanti da cartelle di pagamento emesse dall'Agente della Riscossione, da avvisi, atti, ingiunzioni, etc., nonché i pagamenti riferiti alla definizione agevolata delle cartelle, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
  • Sospensione termini relativi ai versamenti e adempimenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi scadenti fra 23.02.2020 e il 30.06.2020, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
  • Sospensione termini pagamento rate per beneficiari dei mutui agevolati con proporzionale prolungamento dei piani di ammortamento con franchigia di interessi per il periodo sospeso;
  • Sospensione di termini per versamenti assicurativi e alle camere di commercio, salvo proroghe, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
  • Sospensione ritenute alla fonte di cui agli artt. 23, 24 e 29 D.p.r. 600/73 per i professionisti.
  • Ulteriore posticipazione dei termini di invio e consegna delle Certificazioni Uniche (CU) in caso di chiusura attività per causa di forza maggiore;
  • Prevedere un congedo eccezionale retribuito per chi ha figli fino a 12 anni;
  • Sospensione di tutte le procedure cautelari in corso da parte dell'Agenzia delle entrate- riscossione;
  • Sospensione delle limitazioni introdotte, con Decreto fiscale 2020, alle compensazioni;
  • Sospensione degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonché processuale, ivi comprese tutte le altre scadenze di contenzioso o contraddittorio con gli uffici;
  • Applicazione a tutti i professionisti ordinistici dell'indennità per i lavoratori autonomi di cui all'art. 16 D.L. 2 marzo 2020, n. 9 per tutto il territorio nazionale.

3. Occorre, inoltre, operare con urgenza anche nell'ambito dei contratti pubblici per sostenere le attività che possono proseguire provando ad agevolarle il più possibile. In questo caso sembra opportuno:

  • istituire e finanziare un apposito Fondo di Rotazione per la progettazione con costituzione di una apposita cabina di regia per la programmazione e il monitoraggio della gestione delle risorse;
  • eliminare la responsabilità erariale dei RUP e la possibilità di incorrere nel reato di abuso di ufficio;
  • rendere prioritario l'affidamento diretto dei SIA per importi inferiori ad euro 40.000;
  • l'utilizzo della procedura negoziata per affidamento dei SIA per importi pari a 40.000 euro e inferiori alla soglia di cui all'articolo 35 con invito di almeno 1 O operatori e esclusione automatica dell'offerta anomala;
  • rendere ordinario l'affidamento della DL al progettista;
  • la sostituzione del Certificato di Collaudo con il Certificato di Regolare Esecuzione sino alla soglia di cui all'articolo 35 (5.350.000 euro); l'affidamento al RUP dell'attività di verifica sino alla soglia di cui all'articolo 35 (5.350.000).
  • dare Priorità all'accorpamento del Progetto Definitivo con il Progetto Esecutivo fatta eccezione per Opere Complesse per le quali la richiesta di pareri deve awenire obbligatoriamente sul Progetto Definitivo.
  • estendere sino alla soglia di cui all'articolo 35 le modalità semplificate previste per l'inserimento delle opere nel programma triennale dei lavori pubblici come previsto dal comma 3 dell'articolo 21 per i lavori di importo inferiore ad 1.000.000 di euro.
  • riteniamo, infine, comunque opportuno imprimere una accelerazione verso l'approvazione e l'applicazione del Regolamento di attuazione del codice dei contratti, ampiamente discusso e condiviso da tutte le categorie coinvolte, nonché delle modifiche al d.P.R. n.380/2001 recante Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia e delle linee guida in materia di verifiche delle infrastrutture, provvedimenti, in avanzato stato ed all'attenzione del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

4. Suggeriamo, in ultimo, di provvedere alla predisposizione ed emanazione dei decreti attuativi di cui all'articolo 5 della legge n. 81I2017 in materia di atti pubblici rimessi alle professioni organizzate in ordini o collegi; la sussidiarietà dei professionisti alla pubblica amministrazione, in questa fase emergenziale, può essere assolutamente determinante per procedere ad una effettiva sburocratizzazione.

Confidiamo nella Sua attenzione ed in quella di tutto il Governo a cui ci sentiamo di far giungere il nostro più sincero sostegno ed al quale offriamo la nostra piena collaborazione per tutto quanto dovesse ritenersi necessario ed in linea con le nostre competenze.

Armando Zambrano


La Comunicazione del CNI agli Ordini Territoriali

A seguito della grave emergenza causata dal Covid-19, in considerazione dell’adozione da parte del Governo delle misure finalizzate al contenimento e al contrasto al virus, estese a tutto il territorio nazionale col Dpcm 9 marzo 2020, il Consiglio Nazionale Ingegneri ha provveduto a diffondere agli Ordini una serie di importanti informazioni e indicazioni, in modo che i professionisti nella loro attività possano contribuire ad una rapida soluzione di questa situazione di emergenza, che impattano anche sull’attività degli ingegneri. Ecco il testo inviato agli Ordini degli Ingegneri 

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