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Paola Colaiacovo: il calcestruzzo sarà prescritto in funzione dell'opera finale, è questo il futuro del mercato

Intervista all'amministratore delegato di Colabeton sul futuro del calcestruzzo durante il MADE EXPO 2019

Il calcestruzzo è il materiale più trasversalmente utilizzato nelle costruzioni: viene impiegato nelle fondazioni e nelle strutture degli edifici, nelle pavimentazioni stradali, urbane o industriali, nelle opere idrauliche e in quelle di salvaguardia del territorio, nelle diverse componenti delle infrastrutture, nelle facciate degli edifici per imprimere un forte connotato estetico ... e quindi proprio per questa sua caratteristica ha sofferto in particolare modo la crisi dell'edilizia. Peraltro, le politiche attuate in questi anni di finanziare i microinterventi di ristrutturazione piuttosto che la rigenerazione dei quartieri e la sostituzione immobiliare ha colpito gli investimenti in nuove costruzioni, penalizzando ulteriormente la filiera del cemento.

A distanza di oltre dieci anni dall'inizio di questa trasformazione del mercato e per comprendere come questo cambiamento abbia inciso sul settore industriale, INGENIO ha intervistato la dott.ssa Paola COLAIACOVO, Amministratore Delegato di Colabeton, una delle principali società che operano nel settore del calcestruzzo preconfezionato.

 

L'Intervista a Paola Colaiacovo, AD di COLABETON

Andrea Dari: Gentile dott.ssa, dal 2008 al 2017 il settore del calcestruzzo ha perso oltre il 60% del mercato. Nel 2017 e 2018 la crisi sembra essersi arrestata, almeno per quanto riguarda le costruzioni in genere. E’ così anche per il calcestruzzo preconfezionato? L’affidabilità finanziaria dei clienti è migliorata o meno negli ultimi 2 anni?

 

paola-colaiacovo-colabeton.jpgPaola Colaiacovo: Il mercato sembra aver raggiunto attualmente il punto minimo dei consumi, avendo registrato una certa stazionarietà negli ultimi due anni. La previsione del nostro ufficio studi indica anche per il 2019 volumi di vendita stabili.

 

Le dinamiche future del mercato dipenderanno ovviamente anche dallo sblocco di molti cantieri pubblici, per il quale attendiamo in tempi rapidi segnali definitivi e chiari dalla politica. Un problema serio che ci troviamo ad affrontare riguarda lo stato di difficoltà finanziaria di alcune tra le maggiori imprese di costruzioni italiane, che hanno generate criticità a tutta la filiera, calcestruzzo compreso. Il Governo, anche in questo ambito, deve adottare provvedimenti urgenti che garantiscano i pagamenti delle forniture, evitando così il fermo di altri cantieri.

 

Andrea Dari: I volumi sono crollati ma non così il numero di impianti e aziende che operano nel settore. Ritiene che si dovrebbero attivare filtri normativi più selettivi per ridurre il numero di impianti e qualificare l’offerta? Se sì quali?

 

Paola Colaiacovo: Le normative ci sono e anche stringenti. Vanno applicate rigorosamente con i dovuti controlli. Su questo tema la nostra azienda, insieme all’Associazione di categoria ATECAP, è da tempo impegnata con grande determinazione. Si tratta di ribadire il valore della legalità, la sola condizione necessaria per ottenere calcestruzzi performanti e durabili. Le città e le infrastrutture, costruite con prodotti che seguono scrupolosamente le regole, sono garanzia di sicurezza per le persone e condizione di efficienza. Controllori pubblici e certificatori hanno, in questo ambito, un ruolo fondamentale perché la qualità possa prevalere, ancor più se si affidano a sistemi automatici di controllo.

 

Inoltre, non si può dimenticare quanto sia ancora necessario lavorare contestualmente a una evoluzione culturale del mercato, perché il calcestruzzo venga scelto dai prescrittori sulla base delle specifiche tecniche e non solo in base al prezzo.

 

Solo così potremmo sperare di avvicinare l’Italia ad altri paesi europei, dove la ricerca costante della qualità del prodotto si sposa con la relativa sostenibilità economica. 

Smart Thinking, una nuova visione della prescrizione del calcestruzzo

 

Andrea Dari: Nei periodi di crisi è l’innovazione a diventare, spesso, lo strumento per posizionare l’azienda e recuperare fatturati e margini. Quali sono state in questi anni le aree di innovazione su cui COLABETON ha operato con maggiore energia?

 

smart-thinking-colabeton-calcestruzzo.jpgPaola Colaiacovo: Smart Thinking è il progetto che ha qualificato Colabeton negli ultimi anni. Lo consideriamo una sorta di rivoluzione copernicana perché non si offrono al mercato semplicemente dei calcestruzzi corredati da caratteristiche e dati tecnici. Ora al centro della relazione commerciale c’è l’opera finale. Ricerchiamo insieme al cliente/prescrittore la migliore soluzione intesa come prodotto e servizio, in base all’opera che si intende realizzare. Questo approccio ci ha permesso di ripensare i nostri prodotti, di classificarli in un modo più razionale e comprensibile per i clienti. Non c’è più, come nel passato, un catalogo con calcestruzzi “ordinari” e calcestruzzi “speciali”, ogni mix design del prodotto è sviluppato in funzione delle esigenze sempre mutevoli del mercato. Abbiamo un’offerta raggruppata in 4 grandi cluster di riferimento: Smart House, per le abitazioni, Smart Building, per la cosiddetta edilizia funzionale, Smart Structure, che raggruppa i calcestruzzi per le infrastrutture e Smart Land, per le applicazioni più innovative. Il nostro obiettivo è contribuire a creare un mondo più sostenibile, generando valore per le persone, oltre che per gli attori del mercato. 

 

Andrea Dari: Vi sono dei nuovi progetti innovativi in fase di partenza per Colabeton?

 

Paola Colaiacovo: Come spiegavo, Smart Thinking è una piattaforma dinamica, che cresce in modo coerente con l’evoluzione tecnologica e le esigenze del mercato. Proprio in questi giorni, in occasione del MADE di Milano, la fiera dell’industria delle costruzioni, presentiamo gli oggetti BIM (acronimo di Building Information Modeling) dei nostri calcestruzzi. Siamo la prima azienda in Italia a farlo, offrendo ai professionisti la possibilità di integrare nei loro progetti i metadati che descrivono i nostri prodotti. In tal modo, ci poniamo perfettamente in linea con il decreto “BIM” che prevede già per il 2019 l’obbligatorietà della progettazione BIM per lavori di un determinato importo.

 

 

calcestruzzo-pavimentazioni-illuminoscente.jpgAnche i nostri nuovi calcestruzzi fotoluminescenti, ideali per piste ciclo-pedonali, che tanto interesse stanno suscitando, hanno un corrispondente oggetto BIM.

Calcestruzzo e Sostenibilità

 

Andrea Dari: Gentile Dott.ssa, tocchiamo un altro tema importante e delicato per il settore: la sostenibilità. Perché il calcestruzzo può oggi dirsi un prodotto sostenibile?

 

Paola Colaiacovo: il calcestruzzo è il migliore materiale per le costruzioni perché ha una grande flessibilità unita a caratteristiche sostenibili. Possiamo produrre calcestruzzi di tipologie e performance molto diverse tra di loro per raggiungere qualsiasi esigenza progettuale. In certi casi utilizziamo materiali riciclati, in modo da salvaguardare le risorse naturali, garantendo in ogni caso prestazioni e qualità.

Siamo in grado di rispondere pienamente alle sfide ambientali che anche l’ONU indica nella sua “Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Penso ad esempio all’obiettivo numero 9 relativo alla necessità per un Paese di avere infrastrutture sostenibili e resilienti. Al MADE di Milano mostriamo come i nostri prodotti siano ideali per le esigenze costruttive delle cosiddette “smart cities”.

Le sfide del calcestruzzo per il futuro

 

Andrea Dari: Dott.ssa Colaiacovo, una domanda finale sul futuro del settore. Ritiene che la riduzione dei volumi del mercato del calcestruzzo debba portare le grandi aziende che vi operano a individuare nuovi ambiti di mercato, diversi da quelli che fino a oggi hanno utilizzato il calcestruzzo? Se sì, quali?

 

Paola Colaiacovo: Senza dubbio, gli anni di crisi hanno spinto le aziende ad investire ancor più in ricerca e innovazione, fino a sviluppare calcestruzzi con caratteristiche estetiche e funzionali ideali per la rigenerazione urbana.

 

Si sono poi riscoperte applicazioni prima poco considerate, come nel caso delle pavimentazioni stradali in calcestruzzo. Mi pare di scorgere, anche in questo caso, un tema in gran parte culturale, poiché nel resto del mondo le strade in calcestruzzo hanno pienamente dimostrato il loro valore in termini di sicurezza e sostenibilità, sia economica che ambientale. Ciò è particolarmente vero in alcune applicazioni, come ad esempio quelle che ci hanno visto protagonisti, costruendo le pavimentazioni in galleria della Foligno – Civitanova, tra Umbria e Marche.

 

Come produttori di calcestruzzo che guardano avanti, alle sfide future, stiamo arricchendo la nostra esperienza nell’ampio e variegato ambito dell’internet of things. Appare ormai una necessità collegare in rete le opere in calcestruzzo, attraverso sensori sempre più sofisticati, per consentirne un monitoraggio costante e puntuale. Su questo, siamo già in contatto con alcune Università e pensiamo, nel tempo, di poter raggiungere interessanti risultati, rendendo ancor più Colabeton azienda leader nel calcestruzzo delle nuove città.


COLABETON_logo.jpgColabeton è una società del Gruppo Financo, controllato dalle famiglie Colaiacovo, che produce e distribuisce calcestruzzo preconfezionato dal 1987. La Direzione Generale ha sede a Gubbio (PG).

L’azienda si è attestata da tempo a terzo produttore italiano nel settore, grazie a una rete distributiva estesa su gran parte del territorio nazionale.

L’orientamento improntato alla sostenibilità è perseguito attraverso un know-how organizzativo e tecnologico di rilievo, nella gestione degli impianti e nella continua ricerca e sviluppo di prodotti innovativi.

Il patrimonio di conoscenze di Colabeton è incentrato su obiettivi industriali in cui al centro vi è comunque la Persona. Lo sviluppo economico va di pari passo con il rispetto per l’ambiente, grazie a una corretta gestione delle risorse naturali e a un rapporto con le comunità locali attivo e responsabile.

La sicurezza garantita dall’assoluta trasparenza dei controlli, la competenza del personale, oltre alle soluzioni tecnologiche d’avanguardia fanno di Colabeton uno dei leader più affidabili nella produzione di calcestruzzo in Italia.