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Professionisti, Vietato l'incarico gratis, non basta il rimborso spese Pa

Altra sentenza contro il malcostume delle PA

Compensi professionisti gratuitiUna nuova sentenza riguardante il malcostume italiano degli incarichi a titolo gratuito delle pubbliche amministrazioni: il Tar di Catanzaro annulla (sentenza 2 agosto 2018 n. 1507) un incarico di progettazione gratuito del Comune, che prevedeva solo un rimborso spese (comunque di 250mila euro).

 

Sono arrivate le norme sull'equo compenso

Nel 2017 si sono pubblicate le norme che hanno affermato il diritto all' equo compenso: gli articoli 9 e 12 della legge 22 maggio 2017, n. 81 (sulla tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale) danno peso alle prestazioni dei lavoratori autonomi verso le amministrazioni pubbliche, limitando gli abusi di dipendenza. La legge 4 dicembre 2017, n. 172, impone poi (all' articolo 19-quaterdecies) il principio dell' equ compenso per le prestazioni dei professionisti.

No agli incarichi professionali gratuiti, anche sotto mentite spoglie

Queste norme, seppur successive alla vicenda decisa dal Tar, inducono ad una retribuzione proporzionata al lavoratore autonomo, reagendo al principio posto dal Consiglio di Stato che ammette incarichi gratuiti quando il professionista può ottenere vantaggi curricolari e di immagine, tali da garantire, sia pure indirettamente, utilità simili a un equo compenso.

Norme e giurisprudenza si allineano quindi verso l' obbligo di retribuzione

 

Il problema non è la qualità del progetto

Anche se il calibro dei concorrenti non lasciava dubbi sulla qualità del prodotto, restavano perplessità sul rispetto della concorrenza, ad esempio perché il vincitore poteva poi contare sul cosiddetto effetto àncora: i genitori dei bambini ricoverati avrebbero acquistato il suo latte anche dopo l' uscita dall' ospedale. Sui minimi retributivi ci sono contrasti anche tra Anac e Tar Lazio: il tariffario per i commissari di gara prevede un minimo di 3mila euro, senza poter più contare sulla gratuità di membri interni alle amministrazioni. Ma, per tale minima retribuzione dei commissari esterni ed estratti a sorte, gli enti non hanno risorse. Così hanno ottenuto (Tar Lazio, sentenza 4710/2018, si veda «Il Sole 24 Ore» del 4 agosto) una sospensione dei minimi del tariffario Anac. Riemerge così il problema dell' equo compenso: sarebbe poco logico imporre ai concorrenti di offrire servizi e prodotti a prezzi allineati e congrui, mentre i commissari di gara sarebbero remunerati con gettoni sotto i minimi tariffari.

Il compenso dei professionisti: un dovero spesso calpestato

Quello dei compensi ai professionisti è un tema che trattiamo spesso perchè è un diritto non sempre riconosciuto. Pochi mesi fa avevamo pubblicato l'articolo "Equo compenso, altro bando "sospetto": Inarsind pizzica il Comune di Barge".

Continueremo a vigilare.

Fonte:

SOLE 24 ORE