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Piero Torretta confermato alla presidenza UNI

Il Consiglio Direttivo ha unanimemente confermato Piero Torretta alla presidenza per il triennio 2017-2019. Eletti anche i 4 vicepresidenti.

Il Consiglio Direttivo ha unanimemente confermato Piero Torretta alla presidenza per il triennio 2017-2019. Eletti anche i 4 vicepresidenti.
Il 10 maggio, si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo, i cui membri di diritto sono stati integrati con gli 8 nominativi eletti dall’Assemblea dei Soci dello scorso 27 aprile.

piero torretta UNI2017Alla luce dell’accelerazione del processo di apertura dell’Ente, delle iniziative intraprese - e dei significativi risultati raggiunti - per la diffusione della cultura della normazione e l’accessibilità alle norme da parte degli operatori, del suo rafforzamento nel ruolo di supporto e acceleratore del miglioramento dell’efficienza del Paese, il Consiglio ha unanimemente confermato il past-president Piero Torretta alla presidenza per il triennio 2017-2019.

Nell’accettare l’incarico e ringraziando per la stima riconfermata, Torretta ha ribadito che la normazione è uno strumento dell’economia e della società, un concentrato di soluzioni, un sistema di condivisione e trasferimento della conoscenza, un modo per conoscersi e lavorare insieme per costruire il percorso dalla collaborazione consapevole.
“L’auspicio ulteriore è che la normazione possa essere - proprio grazie alla sua natura volontaria, trasparente, democratica, consensuale - uno strumento della politica per una nuova democrazia che ricerchi il senso e non solo il consenso”.
“In questa direzione continueremo a lavorare per ottenere tutto il riconoscimento di strumento per l’efficacia e l’efficienza del sistema Paese” ha proseguito Torretta. “A livello economico è già stato riconosciuto dai primi settori nei quali abbiamo indagato con le ricerche IRS l’impatto della normazione: un investimento dell’ordine dello 0,007% del fatturato per l’acquisto e la formazione per l’uso delle norme comporta un aumento del fatturato fino a un massimo del 14,9%”.
A questo dato fa da contraltare il mancato riconoscimento - da parte del mercato - del copyright per il valore delle conoscenze contenute nelle norme e – da parte delle Istituzioni – della piena erogazione dei contributi di legge: “criticità che si risolve se ne abbiamo consapevolezza e se concordemente attiviamo tutti gli strumenti, politici e legali, di cui disponiamo per la difesa e la tutela della normazione”.

Torretta ha inoltre affermato che “nei prossimi anni ci attende un lavoro impegnativo a livello europeo e internazionale. Nel CEN dobbiamo consolidare la nostra posizione, definire come gestire la Brexit, arginare la scalata degli olandesi, rinsaldare le posizioni rispetto alle politiche ISO e WTO, rimuovere le incrostazioni sulle politiche sociali che sino ad oggi hanno impedito qualsiasi attività normativa in materia. A livello ISO, attualmente UNI è il 7° Paese del ranking (con alle spalle la Corea del Sud e l’Olanda). Per rivendicare l’ammissione al 1° gruppo (con Stati Uniti, Germania, Giappone, Cina, Regno Unito e Francia) e il conseguente maggiore peso in tutti gli organi di governance, dovremmo aumentare la nostra presenza nell’attività tecnica e aumentare significativamente il numero delle quote associative (e quindi il costo di associazione). Non è una decisione che compete al Presidente, né al Consiglio Direttivo, deve essere condivisa con il Governo e con gli stakeholder”.
Concludendo, “i nuovi organi direttivi e tutto il personale sono una squadra forte e coesa che lavorerà per dare alla normazione la gioia di porre l’uomo quale fine e non mezzo della potenza della tecnica”.

La proposta delle candidature alle cariche di vicepresidente è stata anch’essa approvata all’unanimità dal Consiglio nel seguente dettaglio:
Stefano Calzolari (consigliere Consiglio Nazionale Ingegneri)
Roberto D’Agostin (vicepresidente Consiglio Nazionale Periti Industriali)
Massimo De Felice (presidente INAIL)
Andrea Orlando (direttore generale Federazione ANIMA).